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6 Motivi Perché le Diete Falliscono

Tra le migliaia di persone che iniziano un percorso dimagrante sono poche quelle che raggiungono e mantengono i risultati desiderati.
Per esempio quante volte ti è capitato di avere buoni propositi di dimagrimento per il nuovo anno?
Il risultato?
Quello di sempre: Gennaio è ormai agli sgoccioli e tu stai già rinunciando a perdere quei chiletti di troppo.  
Più del 90% delle persone che tra Natale e Capodanno dicono "Ora Basta! A Gennaio
mi rimetto in forma!" alla fine del mese vedono i loro propositi largamente ridimensionati se non completamente dimenticati.
Le ragioni che stanno alla base di questo fenomeno possono essere tantissime e tutte diverse tra loro, oltre al fatto che bisogna avere il coraggio di distinguere le cause reali dagli alibi (le scuse).
Ma magari invece fai parte di quella piccola percentuale che alle parole fa seguire i fatti.
Inizi una dieta dimagrante, di solito particolarmente restrittiva e in questo modo riesci a perdere peso abbastanza velocemente, purtroppo però non riesci a mantenere a lungo i risultati raggiunti con tanto sacrificio e finisci col cedere di nuovo alla "tentazione" del cibo riacquistando tutti i chili persi, o anche peggio.
Ti suona familiare?
Secondo il Centro di Terapia Breve Strategica di Arezzo, diretto dal professore Giorgio Nardone, a prescindere dal tipo di dieta che si decida di seguire, ci sono sei errori comuni che causano il fallimento di una dieta e che impediscono di mantenere le restrizioni imposte da una dieta per un lungo periodo.
Vediamo quali:
  • L'effetto trasgressione: più si vieta, più si desidera
    Chi segue una dieta si trova spesso a ripensare a un cibo vietato nel proprio regime alimentare, trasformando questo pensiero in un vero e proprio desiderio di assumerlo.
    Questo desiderio irrefrenabile, nasce proprio dal divieto che noi stessi ci siamo autoimposti con la dieta.
    Più una persona assume un atteggiamento rigido e di divieto assoluto nei confronti dei cibi calorici, tanto maggiore sarà il desiderio e la forza con la quale ci si ritroverà a trasgredire.
  • L'effetto condanna: il successo apparente
    Con questa tipologia di errore, si fa riferimento ad una delle caratteristiche più subdole delle diete. Per successo apparente si intende il perdere realmente peso nel corso della dieta stessa, riuscire a mantenere il peso forma per un po' di tempo per poi tornare a trasgredire e riprendere i chili persi.
    In questo momento, la delusione e la frustrazione possono farsi tali da far abbandonare definitivamente il percorso dietetico, prima di ritrovarne uno nuovo più avanti nel tempo.
    Questo "effetto yo-yo" incide anche a livello di autostima, quando la persona inizia a considerarsi debole e incapace di raggiungere i propri obiettivi.
  • L'effetto evitamento: mi privo di tutto, per evitare tentazioni.
    È un errore commesso da quelle persone che, pur di mantenere un peso ideale, evitano completamente qualsiasi cosa possa impedirglielo, pagando anche a caro prezzo questa scelta.
    Chi è riuscito a dimagrire rapidamente attraverso il divieto costante dei cibi pericolosi, solitamente finisce per rinunciare anche a quelle sensazioni che possono richiamare il piacere connesso al cibo, come ordinare solo cibi dietetici al ristorante, disapprovando chi, invece, sceglie i piaceri della tavola.
    Chi assume un atteggiamento del genere ha la convinzione errata che essere magri equivalga a essere più belli e desiderabili.
    Purtroppo questo trasforma anche queste persone in soggetti "freddi" e privi di fascino che, in alcuni casi, rischiano di scivolare in disturbi del comportamento alimentare.
    Privarsi in maniera esagerata determina già il fallimento di una dieta.
  • L'effetto ribellione: non riesco a perdere peso, quindi meglio lasciarsi andare.
    Le diete inefficaci creano dei circoli viziosi, fatti di frustrazioni e demoralizzazioni, che portano le persone ad abbandonarsi completamente al piacere culinario.
    Si abbandonerà l'attività fisica e senza nessuna via di mezzo ci si lascerà travolgere dalla passione del cibo.
    Questo comportamento sembra voler placare il senso di frustrazione, di fallimento e di inadeguatezza.
    Numerosi studi testimoniano come questo sia l'atteggiamento tipico dei giovani delle nuove generazioni che sono sempre più sovrappeso e a rischio obesità.
  • L'effetto lotta continua: consumo più di quanto assumo.
    Un'ulteriore soluzione inefficace è l'ossessione per l'esercizio fisico, che si lega a chi si sente perennemente a dieta.
    Questa ossessione è basata sulla credenza errata che la palestra possa essere l'occasione per bruciare velocemente le calorie, possibilmente assunte fuori dal regime, trasformando la ginnastica in un obbligo giornaliero.
    Tuttavia, questo aumento ossessivo dell'attività fisica si traduce in un aumento della sensazione di appetito, e quindi si entrerà anche qui in un circolo vizioso che ti porterà a mangiare di più e più si mangia e più servirà un ulteriore esercizio fisico.
    Finché il ciclo non si spezza, con un crollo definitivo e l'abbandono di ogni tipo di attività fisica, grazie al quale il senso di sconfitta riprende a farsi strada.
  • L'effetto delega: la pillola miracolosa.
    Cadono in questo errore le persone che riconoscono di possedere poca volontà e che tendono ad arrendersi facilmente dopo diversi tentativi che hanno portato al fallimento di una dieta.
    Si finisce, quindi, per ricorrere alla soluzione magica della pillola dimagrante.
    Come la storia dell'uomo insegna, la tendenza ad affidarsi agli oggetti "magici", che dovrebbero garantire forza e protezione, produce essenzialmente un processo di autoinganno psicologico, con conseguenze spesso non indifferenti.
    Nel caso dei prodotti dimagranti la situazione è ancora più complicata.
    Dal momento che le case farmaceutiche e i mass media tendono a presentare questi prodotti come risultato di studi scientifici e quindi efficaci, spingendo così molta più gente a delegare ad una pillola magica il raggiungimento di quello che dovrebbe essere un obiettivo frutto delle proprie azioni.
Bene, ora sei a conoscenza degli errori più comuni commessi da chi decide di mettersi a dieta, ma tutto ciò non deve rappresentare motivo di sconfitta.
Se segui un programma di ricomposizione corporea ben strutturato e ben progettato sicuramente non cadrai in questi errori.
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Author: Luigi Sorrentino
Luigi Sorrentnino è un Personal Trainere e Personal Coach da più di 20 anni nel settore.
Laureato in scienze motorie, ha conseguito ulteriori 6 Master post Lauream.
Ha aiutato con successo più di 4655 clienti a ritrovare e mantenere il loro peso forma

You can find out more about Luigi Sorrentino here: http://www.lsfitnesscoach.com
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